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al testo di Elisa Mazzieri
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Anna guarda il peschereccio tremulo come l’orizzonte — e incerto
Brilla già di vecchio la mano fresca di stagione il rosso compatto da stizzire il tramonto l’azzurro senza ombra di sole né tempesta la polena-bambina arrugginita qua e là qua e là arrossata da scottature quasi vere non l’hanno messa a lustro, Lei che importa, è sempre la stessa, come il peschereccio
Anna, però, lei sa. La differenza delle mani e i calli e di quelle ancora giovani — forse per sempre questo lo sa il mare e Anna non chiede. Di reti e notti nere Lune sdoppiate e mappe celesti di tesori sgorganti come gole aperte non chiede — né aspetta ritorni la distanza soltanto tra il peschereccio e il cielo Lei |
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